Umbria, Cuore Verde d’Italia Regione fatta di città e di castelli, racchiusa nel centro della penisola, riserva una cucina di sapori diretti e intensi.
L’Umbria a tavola è sinonimo di ricette spartane, essenziali, proprio per questo ricercatissime, di ascendenza monastica, di cotture “antiche”, come quella al testo per il pane, allo spiedo per la porchetta, e l’affumicatura del pesce di lago.
Un medioevo gastronomico quasi intatto che, servito nei borghi di questo territorio, ci riporta con i sapori ad un’esperienza di sinestesia intrigante.
Il Nero del tartufo e il verde oro dell’olio extra vergine di oliva colorano la tavola impreziosendola.
Terre Francescane ha sede a Spoleto.
Spoleto è tra le più affascinanti città d’arte dell’Umbria. Più di 2000 anni di arte e cultura ed eventi internazionali la rendono un luogo di bellezze uniche.
Si estende sul colle Sant’Elia, ai piedi del bosco sacro di Monteluco. Straordinariamente ricca d’arte di ogni epoca e protagonista di eventi prestigiosi, come il Festival dei Due Mondi. Spoleto è tra le città simbolo della cultura internazionale.
LA SUA STORIA
Importante centro fortificato degli Umbri, fu colonia romana e poi municipio (90 a.C.). Dopo la caduta dell’Impero Romano fu presidiata prima da Teodorico, re dei Visigoti, e poi dal bizantino Belisario. Espugnata da Totila fu riedificata dal bizantino Narsete.
Nel periodo altomedievale fu capitale del Ducato longobardo. Nel 1155 fu conquistata e distrutta da Federico Barbarossa e, dopo una serie di lotte tra guelfi e ghibellini, fu riconquistata dal Cardinale Albornoz che la assicurò alla Chiesa e ne fece un importante centro dello Stato Pontificio.
Il governo del Papato, salvo la parentesi napoleonica, durò fino a quando Spoleto si unì al nuovo Stato Italiano.
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